Sospeso a metà

E’ mezzanotte passata da pochi minuti, sono qui davanti al Pc come ormai quasi ogni giorno, i pensieri scorrono veloce come formiche sulla corteccia di un’ albero e mi ritrovo avvolto in un turbinio di sensazioni.                                                                                          A volte dico a me stesso che tutto ciò non ha senso è completamente irrazionale, ma poi un’ attimo dopo ecco che sento di nuovo salire come una scossa quel brivido di eccitazione, perchè so, la mia mano stringe la maniglia di quella porta e un solo passo mi separa dall’ inizio di questa avventura.

Stefano Perugini e il suo viaggio in Mongolia

Disabile con la volontà di non fermarsi, andrà in Mongolia con la sua Africa Twin

stefano perugini 1

Stefano Perugini, 52 anni di Pesaro, ha in comune con il più famoso pilota di velocità non solo il nome, ma anche la passione per la motocicletta.
Vi parliamo di lui perché sta per intraprendere un raid in sella alla sua Honda Africa Twin da Pesaro fino a Ulan Bator in Mongolia.

Già di per sé un viaggio del genere non è alla portata di tutti, specie in sella a una moto non proprio freschissima, ma ciò che rende ancora più complicata l’avventura di Perugini è il fatto che il nostro sia “disabile”, in quanto ha una protesi alla gamba sinistra.
La storia narra che Stefano ha avuto un incidente in moto nel 2008 che ha avuto come conseguenza l’amputazione del piede sinistro dalla caviglia in giù. Rimessosi in piedi con una protesi articolare, Perugini non ha abbandonato la sua passione per la moto.
Come spesso accade in questi casi, il protagonista della storia ha dovuto far modificare la propria moto installando un attuatore elettromeccanico della Handytech per azionare le marce, ed ha dovuto sostenere nuovamente gli esami per la patente della moto.

Perugini quindi partirà da Pesaro per un viaggio on the road di 23.000 km fino a Ulan Bator, capitale della Mongolia. Il viaggio durerà un mese e mezzo attraversando i paesi dell’Europa dell’est, la Turchia e l’Asia fino a raggiungere la Mongolia. Dopo una breve pausa il viaggio proseguirà in Russia, verso Mosca e da lì attraverso le Repubbliche Baltiche Stefano si spingerà in Germania per poi rientrare nel Bel Paese verso la fine di Luglio.
Per questo viaggio Dainese e AGV hanno equipaggiato Stefano con tutto l’abbigliamento tecnico di cui necessita, per poter affrontare al meglio e in tutta sicurezza l’itinerario.
In bocca al lupo a Stefano Perugini, ma ci poniamo una domanda: perché per questo viaggio non ha scelto una Honda Crosstourer con il cambio DCT?

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