Sentieri

Il freddo dell’inverno, la pioggia spesso ci trattiene dentro le nostre case, ci impigrisce e un po’ alla volta ti passa la voglia di fare. Oggi non serve più a niente spostarsi, uscire; e poi a fare che? Vedere persone che non appartengono più alla tua realtà o forse è questa realtà che non ti appartiene più e ti è sempre andata stretta. Però piano, piano sto iniziando a capire che il mondo la fuori cambia in continuazione, quello che percepiamo di esso, che è la nostra verità creata dai nostri pensieri, i nostri sogni. Allora succede, in mezzo a tutto questo traffico che ci gira intorno, sfreccia in ogni direzione, senza sapere dove sta andando e ci sentiamo soli, disorientati a volte; ma la bellezza, la quiete non è poi così distante e a pochi passi da noi. Sale su, in cima alla collina quel sentiero che da sempre conosco; è lì da prima che nascessi, mi piace l’odore del bosco che si respira, mi piace il silenzio di questo luogo. Si intravedono i primi raggi di sole, passare trai i rami spogli degli alberi e la vegetazione dirada, faccio ancora due passi e sotto la falesia si distende il mare.

Un nuovo inizio

Gennaio 2022, l’inizio di un nuovo anno e il continuo della vita, di un tirare avanti in una situazione che ormai si protrae da 2 anni, ma non voglio parlare di covid, pandemie, green pass ecc. Io la mia scelta l’ho fatta, assumendomene la piena responsabilità e con il senno di poi sono contento della strada intrapresa. Potrà sembrare banale, trito e ritrito il concetto del: “Vivi qui ed ora” ma alla fine basta soffermarsi poco sulla cosa, per rendersi conto che la vita e come una foglia, una piuma sospinta dal vento, a volte una leggera brezza che però ci tiene sospesi in questo mondo e finché questo seppur leggero sospiro ci trasporta siamo vivi, esistiamo. La cosa davvero migliore che puoi fare, non è cambiare l’ordine o frapporti in mezzo agli eventi che inevitabilmente accadono e poter credere di trasformarli in qualcosa di diverso, qualcosa che più si addica alla tua visione di vita, di società ideale, ne verresti irrimediabilmente travolto. Tutto si muove, tutto avanza nel bene o nel male, ma la realtà non è soltanto una, una giornata di pioggia può suscitare emozioni diverse a seconda di come la vediamo; allora forse e meglio raccogliere le proprie energie e trasformare quella cosa che è dentro di noi, cambiare noi stessi, fare scelte per qualcuno folli, ma che ci conducono verso quello che ogni essere vivente ambisce: La Felicità. Niente è facile, ma sono poche le cose impossibili e ognuno di noi può fare la differenza, non tanto e non solo ambendo al mondo, ma cominciando dalla propria vita, nella situazione che affronta tutti i giorni. Allora penso a tanto odio che gira sui social ormai da tempo immemore, a tutti quei discorsi che alimentano altro odio, sulle questioni più disparate, dove si cerca il nemico, la strega da mettere al rogo, per la maggior parte dei casi, esclusivamente per dare sfogo alle proprie frustrazioni. Il primo nemico e forse il più grande, siamo noi medesimi, che invece di riflettere e pensare a cosa fare per migliorare come individui e le nostre situazioni personali, non facciamo niente, anzi ci incazziamo con il prossimo, rimaniamo immobili e continuiamo a vivere un’esistenza che non ci piace, trovando mille scuse per non agire e crogiolandoci o meglio infradiciandoci sotto l’intemperia. Il cambiamento ai più spaventa, e meglio vivere una vita mediocre racchiusa nelle proprie certezze, che ambire e tentare di cambiare qualcosa della propria vita, mandando anche in frantumi quel castello di carte che le persone chiamano certezze, sicurezze per una vita di merda..Aggiungo io. Non che io sia tanto meglio di voi o faccia chissà quale stile vita, però credo che questo sia una visione positiva che porta a stare meglio. Inutile accanirsi su questioni che sono al di fuori dei nostri confini, questioni che non possiamo gestire, che non dipendono da noi, iniziamo a concentrarci su noi stessi, a cosa veramente ci rende felici, a percorrere quel sentiero, a seguire quella corrente che ci porta a vivere meglio e in armonia con noi stessi e gli altri. Non lo so, se quello che faccio, se come vivo la mia vita sia davvero la retta via, forse non esiste nemmeno e il paradiso, l’aldilà e una grandissima presa per il culo; so solo che non sarò qui in eterno, so solo che la vita a volte e come la fiamma di una candela e può bastare un soffio per spegnerla, quindi quello che veramente posso e voglio fare e tentare di dare il meglio di ogni me stesso che sarò durante tutta questa esistenza, durante tutto il cammino, impegnandomi nelle cose in cui credo, per rendere migliore la mia realtà.

Incubo

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Ho distrutto tutto, grandissima testa di….! Coglione, coglione, coglione..Potrei andare avanti per ore, giorni a farlo; che poi tanto l’ho già fatto, ormai non mi gratifica neanche più ripetermelo. Io il sognatore, l’eterno ragazzino sempre in cerca di nuove avventure, mai sazio dalla vita, ho buttato nella pattumiera una della cose, che più mi ha reso felice in tutti questi anni: la mia Moto. Perché?  Con lei avevo condiviso viaggi, visitato posti meravigliosi, conosciuto persone e culture diverse dalla mia e in questi, quasi 10 anni e più di 100000 chilometri percorsi, mai si era tirata indietro, neppure nelle impervie strade del Tagikistan. Non doveva finire cosi’…Purtroppo indietro non si torna, nel bene o nel male il tempo scorre inesorabile. Adesso rimane solo un immenso vuoto e tanta rabbia: Avrei potuto pensare un attimo in più, invece di lanciarmi in quel sorpasso; ora non avrei una gamba e i polsi fratturati, non avrei infranto i sogni di un povero ragazzino, che insieme alla sua famiglia andava ad acquistare la sua prima moto. Chissà cosa sta pensando in questo momento, chissà se quelle terribili immagini potranno mai svanire un giorno. Seduto, immobile su questa sedia; che merda! Stavolta mi è scappato, scusate; ma è la verità. Un fardello che grava su me stesso e su tutte le persone che mi sono vicine…Mi dispiace davvero! Alla soglia del mio quarantunesimo compleanno e con esso si chiude anche questo dannato 2020. Cosa riserva il futuro? Chi lo sa; forse e meglio non saperlo, forse la cosa migliore da fare e prendere la vita giorno per giorno, forse devo rallentare la corsa, smettere di inseguire la preda, fare come vive la gente “normale”, vivere serenamente la quotidianità. Non lo so, certi pensieri uccidono, mi uccidono lentamente e allora mi dico che forse è meglio rischiare e seguire la strada, seguire il flusso, mentre il sole cala all’orizzonte e il cuore si riempie di gioia.

Rinchiusi nella Libertà

Due settimane dal blocco totale o “lockdown” come lo chiamano gli inglesi. Strade deserte, negozi chiusi, a parte supermercati dove la gente si affretta a fare scorte di cibo in preludio di un peggioramento della situazione. Siamo in emergenza: Corona virus o Covid-19 è la causa di questa pandemia; sembra davvero di essere in stato di guerra. Non lo so, oggi giorno siamo sommersi da un mare di notizie, chiunque può dire la sua esprimere il proprio punto di vista e nel mucchio le false e le vere informazioni si mescolano creando confusione e scaturendo il panico. Quindi alla fine di tutto ti devi affidare alle tue sensazioni a quello che reputi giusto, filtrando le informazioni sperando che quelle persone, medici, virologi, scienziati ai quali riponi la tua fiducia raccontino la verità. Però non sono qui a parlare di questo, del dramma che più o meno ognuno di noi sta attraversando in questo periodo, ma vorrei soffermarmi su quello che molte persone stanno riscoprendo ora che si ritrovano chiusi in casa, vicino alle proprie famiglie e dove il tempo sembra scorrere lentamente. Noi siamo abituati a correre di continuo, il lavoro questa società t’impone di produrre, di dare il tuo contributo a questo consumismo che è arrivato ad essere per molti la principale ragione di vita. Il brutto di quando entri dentro a questo meccanismo, diventando uno degli ingranaggi che muove il sistema non ti rendi più conto, dei beni primari dei quali hai iniziato a fare a meno e ci stai rinunciando giorno dopo giorno. Allora ecco che questo rallentare i propri ritmi o addirittura fermarsi riaccende dentro di noi e ci riporta vicino ai veri bisogni e valori. Ogni tanto chiedersi se quello che fai ti soddisfa veramente, se sei davvero felice della tua vita o ti stai semplicemente accontentando, forse per la paura di rischiare. Penso che ognuno di noi può fare molto e un’idea può diventare realtà se ci credi veramente. Diamo spazio alla nostra immaginazione soprattutto ora che ci viene meno.

Vivere o sopravvivere

Primo di Febbraio: il solito tempo da cani, freddo, nebbia e pioggia. Se c’è una cosa che odio di più è la pioggia, in tutte le sue fattezze, dalla fine pioggerella, ai temporali e acquazzoni. Non sai dove sbatterti, che fare; se lavorassi in questo periodo magari le giornate filerebbero via lisce come l’olio, ma forse non si può dare tutta la colpa al meteo, la ragione di fondo alle mie frustrazioni è la routine, la quotidianità, il ripetersi del copione. Ieri sono uscito con un amico, ed è stata una serata davvero piacevole: cinema, fast food accompagnati da delle buone birre. Abbiamo parlato dei rapporti di coppia, dove anche qui è facile cadere e rimanere imprigionati in quel canovaccio che alla lunga diventa asfissiante. Non è facile stare insieme, convivere con una persona e le cose si complicano ulteriormente quando arrivano i figli, perché soprattutto agli inizi il tempo per te stesso e il tuo partner viene assorbito dal nuovo arrivato. Perdere in parte l’alchimia, quella chimica che ha reso possibile l’unione tra due individui non è per nulla scontato. Penso che per combattere la noia, ogni tanto bisogna, rimescolare le carte, reinventarsi, uscire dai soliti schemi, nella vita personale come in quella di coppia e mettere un pò di spezie, di piccante quando la minestra si fa insipida. Avere delle passioni, degli hobby, che ci aiutino anche a scaricare le tensioni quando la pressione sale. Intanto è uscito anche un fievole raggio di sole, bene! Ok, per questa mattina sono riuscito ad ingannare il tempo e si è fatta pure l’ora di pranzo. Buona vita gente…

E’ arrivata l’ estate

L’estate, wow è arrivata! Chi se lo aspettava un caldo del genere di già, ai primi di giugno, ma va bene cosi’ come dice il buon Vasco. La stagione del Red Rusty si è ufficialmente aperta e d’ora in avanti ci sarà da sgambettare, risalendo la cima, fino ai fuochi d’artificio di ferragosto per poi ridiscendere a settembre. Questo è il mio lavoro, con tutti i suoi pregi e difetti ma daltronde non è cosi’ anche per la vita? Ci sono cose che ci piace fare di più, momenti in cui abbiamo voglia di cimentarci e altri che preferiamo fermarci, altri che tocca tirare dritto a testa bassa senza troppo pensarci. I momenti belli o brutti della vita non durano mai in eterno, passano, alcuni ci segnano, ci trasformano e forse crescendo ci avviciniamo sempre più alla persona che siamo nella realtà. Ultimamente non ho più voglia di scrivere, sarà che sto meglio, che quella rabbia, insoddisfazione per certi aspetti della vita, della gente non hanno più quel peso e importanza. Quando sei malinconico, un po’ triste le parole mi escono di getto, ma non bisogna neppure ridursi a farlo solo in queste condizioni; si dovrei cambiare il target, cambiare argomenti. Ognuno credo nella stragrande maggioranza dei casi conosce il motivo della sua condizione, non c’è bisogno che si legga qualche libro di filosofia o che qualcuno gli dica che forse sta sbagliando e dovrebbe cambiare strada.Quindi tanti discorsi sono come avere un coltello, quando ti devi mangiare una pizza già divisa a spicchi; che utilità mai potrà avere? Questo per dire che magari inizierò a scrivere a raccontare di più delle mie esperienze che dei problemi, delle incazzature, della noia e di tutti quegli aspetti tristi del vivere. FINE

Aspettando primavera

Piove, piove..Eh, l’inverno ci attanaglia ancora tra pioggia e gelo, ma ormai anche la primavera è vicina e si spera che il sole ritorni a splendere a riscaldare un po’ gli animi. Questi mesi di “freddo” sono davvero lunghi a passare, tornato dal lungo viaggio in Asia Centrale sono successe cose che hanno pesato sull’ umore, sulla vitalità di una persona. Purtroppo la vita è anche questo; si passa da momenti di gioia a giornate di buio e chissà perchè i giorni cupi perdurano sempre più a lungo delle belle giornate; o forse è solo la nostra impressione? Fatto sta che mi sento cosi’ in questo periodo, poca voglia di fare, di uscire e vedere gente. Poi non lo so..Mi sto accorgendo che con l’andare avanti degli anni, di tante storie che  sento raccontare in giro, nella maggior parte dei casi non me ne frega un cazzo. E solo un modo per fare conversazione, per trascorrere una serata, bersi una birra o mangiare una pizza insieme e poi tornare a casa. Oggi giorno tutti hanno qualcosa da dire, non si fa altro che condividere tonnellate di cose: foto, video, messaggi. La gente parla a vanvera, in tanti si propinano tuttologi, credendo di avere una conoscenza superiore alla tua solo perchè hanno letto un post di 2 righe su internet e lo riportano come se avessero studiato su un’enciclopedia. In molti fanno cose per avere un riscontro sugli altri, senza sapere se quella cosa gli piaccia veramente, se sia uscita da loro, un qualcosa che ti nasce da dentro! Non so se mi spiego. Allora dopo un po’, alla lunga ti stufi e ti isoli nel tuo mondo. Sarà che poi io sono sempre con un piede qui e il secondo da un’altra parte, apparendo un po’ per aria ai più, un sognatore, ma questo sono io. Dai..Prima o poi tornerà il sereno Fabio; tieni botta!

Fede

Vorrei scrivere qualcosa, parlare di qualcosa, il tempo non mi manca..Ma non lo so.        A volte ci sono momenti in cui uno si ritrova a non aver voglia di fare niente; i giorni passano e speri che arrivi quella mattina in cui ti svegli e sia diverso. Il mondo cambia, si trasforma in continuazione anche se non ce ne accorgiamo, ma certe situazioni permangono nella tua vita, ti dici che passerà, ti dici che è solo un momento e nonostante i tuoi sforzi le cose rimangono invariate. Allora cominci a guardare al tempo, a sperare che prima o poi, come ogni cosa inizia, arrivi alla fine. In tutto questo c’è solo una cosa che ti sorregge è non ti fa sprofondare; la fede. Non mi ritengo una persona religiosa, ma Credo; sono tanti i misteri della vita, tante le domande che restano senza risposte e l’essenza che ti può spiegare dare un senso all’infinito è la fede. Un’ energia, un Dio sopra tutto e tutti, che muove l’universo. Ho voglia di stare bene..

L’anno che verrà

Siamo ormai arrivati alla fine dell’anno; il tempo passa: giorni, mesi, stagioni; ci segna, ti lascia a volte cicatrici, ma spesso è dalle sofferenze che impariamo di più. Quando tutto fila liscio, in un certo senso uno si ferma e una parte di se si addormenta. Perché prendersi dei rischi e rovinare tutto? Meglio accontentarsi e godere della situazione. Non è del tutto sbagliato come ragionamento, ma se rimani fermo troppo a lungo, poi ripartire è dura. Io per “fortuna” non rientro in questa categoria, sarà anche per quello che non sono mai in piano nella vita. Ho bisogno di sognare! Crescendo, lo si fa sempre meno, si perde quella parte astratta di noi stessi, che si aveva da ragazzi. Gli impegni, il lavoro, la famiglia ti fanno stare con i piedi per terra, ti impongono delle regole, però non bisogna dimenticare e reprimere i propri sogni. A volte poi se ci si crede veramente e si prosegue un percorso questi si avverano. Per me lo è stato fare questo viaggio in Asia Centrale, ma non solo: intraprendere un’attività lavorativa mia è un altro esempio. Nonostante le tante difficoltà che uno incontra lungo il suo cammino, non soffermatevi troppo a pensare..

“La vita è un sogno. Fanne una realtà”                                                                                               – Madre Teresa Di Calcutta”

Il ritorno

Le prime gelate invernali cominciano ad arrivare. Questa mattina il cielo limpido e quest’aria pungente, mi ha fatto riaffiorare nella mente le aspre e desolate montagne sull’altopiano del Pamir. A volte quando ci penso mi dico: Ma ci sono andato davvero con la moto in questi posti o lo solamente sognato? Il bello di viaggiare e che ogni viaggio ha una sua storia e ogni posto suscita emozioni diverse. Non è tanto cosa vedi, ma è come lo vedi e come vivi un viaggio, come per la vita del resto. Credo che in questa esperienza siano uscite parti di me stesso che neppure io conoscevo. Il bello e il brutto di essere soli è che l’unica persona su cui puoi contare davvero sei tu, ogni passo e ogni scelta che fai ricade su di te. Viaggiare in queste zone è stata una “piccola” sfida, la mia prima esperienza in moto, in luoghi lontani e impervi; paure, difficoltà lungo la strada, ma anche bellissimi panorami e alla fine di tutto la soddisfazione di avercela fatta. Avrei voluto tenere un diario aggiornato su questo blog, ma purtroppo in tanti posti dove ho soggiornato la connessione a internet era assente o inutilizzabile, nonostante questo ho raccolto le mie impressioni su il mio quaderno di viaggio e sulla gallery del sito a breve, caricherò le foto scattate con la mia fedelissima reflex. Per il momento è tutto, a presto!

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