L’anno che verrà

Siamo ormai arrivati alla fine dell’anno; il tempo passa: giorni, mesi, stagioni; ci segna, ti lascia a volte cicatrici, ma spesso è dalle sofferenze che impariamo di più. Quando tutto fila liscio, in un certo senso uno si ferma e una parte di se si addormenta. Perché prendersi dei rischi e rovinare tutto? Meglio accontentarsi e godere della situazione. Non è del tutto sbagliato come ragionamento, ma se rimani fermo troppo a lungo, poi ripartire è dura. Io per “fortuna” non rientro in questa categoria, sarà anche per quello che non sono mai in piano nella vita. Ho bisogno di sognare! Crescendo, lo si fa sempre meno, si perde quella parte astratta di noi stessi, che si aveva da ragazzi. Gli impegni, il lavoro, la famiglia ti fanno stare con i piedi per terra, ti impongono delle regole, però non bisogna dimenticare e reprimere i propri sogni. A volte poi se ci si crede veramente e si prosegue un percorso questi si avverano. Per me lo è stato fare questo viaggio in Asia Centrale, ma non solo: intraprendere un’attività lavorativa mia è un altro esempio. Nonostante le tante difficoltà che uno incontra lungo il suo cammino, non soffermatevi troppo a pensare..

“La vita è un sogno. Fanne una realtà”                                                                                               – Madre Teresa Di Calcutta”

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